Le ville e i giardini medicei rappresentano un vero e proprio microcosmo attorno a cui ruota la vita di corte. In questi luoghi i Medici prima, i Lorena e i Savoia poi si dedicarono alle proprie passioni: l’arte e il mecenatismo, la vita nella natura e la caccia, la convivialità a corte e la buona tavola. Per la ricchezza di arredi, motivi decorativi e tecniche artigianali custodiscono veri e propri tesori, testimonianze materiali delle arti minori del nostro territorio.
Stazione Utopia, in collaborazione con il Polo Museale della Toscana, propone una serie di attività ricreative e di formazione, laboratori e visite guidate finalizzate a far conoscere la storia e le opere conservate nelle ville e nei giardini, attraverso metodologie inclusive e una varietà di tematiche e approcci pensati per pubblici sempre più articolati e differenziati: dalle scuole, agli adulti, alle persone con bisogni educativi speciali.
A partire dalle potenzialità offerte dalle lavagne interattive, si propongono lezioni frontali in cui grazie a diversi supporti (video, interviste, immagini, rendering) si illustrano temi di ampia portata e vasto respiro.

Visite TATTILI E in Lingua dei segni ALLA GALLERIA DELL'ACCADEMIA
Con l'autunno riprende il ricco calendario di visite della Galleria dell’Accademia di Firenze in collaborazione con Stazione Utopia dedicate a persone con disabilità sensoriali. Dal 23 settembre al 3 dicembre 8 visite per persone sorde in lingua dei segni italiana con la collaborazione dell’Ente Nazionale Sordi di Firenze, e dal 23 ottobre all'11 dicembre 5 visite tattili per persone ipovedenti o cieche, in collaborazione con l’Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Firenze. Le visite realizzate nell’ambito delle iniziative che la Galleria dell’Accademia di Firenze ha programmato per celebrare i 550 anni dalla nascita di Michelangelo Buonarroti, rinnovano e consolidano il fondamento di una valorizzazione museale inclusiva e del patrimonio culturale e artistico accessibile a tutti.


Visite in Lingua dei segni

23 settembre, H 17.00-18.30 | gipsoteca
la gipsoteca della galleria dell'accademia di firenze: i gessi di lorenzo bartolini, professore dell'accademia di belle arti
Nella Gipsoteca della Galleria dell'Accademia di Firenze, allestita come una rievocazione di uno studio di scultura ottocentesco, la visita farà conoscere ai partecipanti le origini del museo, nato alla fine del Settecento come strumento di studio e ricerca per gli studenti dell'annessa Accademia di Belle Arti. Durante la visita i partecipanti potranno anche conoscere e approfondire la figura di Lorenzo Bartolini (1777-1850), scultore amatissimo dai suoi contemporanei e professore di Scultura all'Accademia i cui gessi, modelli per le sue celebri sculture in marmo (busti, monumenti, soggetti allegorici), sono conservati in Gipsoteca.
15 ottobre, H 17-18.30 | sale bizantine (primo piano) da giotto agli orcagna: la pittura a firenze al tempo dei comuni
Un vero e proprio viaggio tra le tavole conservate nelle sale al piano terra della Galleria dell'Accademia di Firenze farà conoscere ai partecipanti l'arte a Firenze tra Duecento e Trecento, all'epoca dei Comuni. Attraverso i capolavori qui conservati, la visita approfondirà lo sviluppo della pittura a Firenze da Giotto, rinnovatore dell'arte italiana, per la capacità di rappresentare lo spazio e le emozioni umane, ai suoi allievi; tra questi si potranno ammirare le opere realizzate dai membri della famiglia Orcagna attivi, a Firenze, nel Trecento.
22 ottobre, H 17.00-18.30 | gipsoteca
uomini e donne illustri nella firenze dell'ottocento
I modelli preparatori in gesso realizzati da Lorenzo Bartolini (1777-1850) e Luigi Pampaloni (1797-1847) per richiestissime opere in marmo, sono i protagonisti di questa visita. I monumenti funerari e commemorativi di personaggi del passato e i volti ritratti nei celebri busti diventano occasione per raccontare uomini e donne illustri vissuti nella Firenze dell'Ottocento ma anche nei secoli precedenti, creando connessioni con le opere che si trovano in città, come nel caso dei monumenti a Machiavelli, delle statue di Arnolfo di Cambio e Filippo Brunelleschi, visibili nel Loggiato degli Uffizi e nel Palazzo dei Canonici in piazza del duomo.
29 ottobre, H 17.00-18.30 | sale al primo piano
lorenzo monaco e l'arte tardogotica
Un percorso affascinante tra i dipinti a fondo oro della Galleria dell’Accademia di Firenze racconta l’arte chiamata tardogotica attraverso i preziosi dipinti dei più importanti artisti fiorentini dal Trecento al Quattrocento. Tra questi spicca il pittore Lorenzo Monaco (documentato tra il 1391 e il 1422), del quale si potrà ammirare il nucleo di opere più importante al mondo. Nei suoi quadri, ricchi di oro e colori brillanti, i particolari descrivono la natura e i vestiti dei personaggi con raffinata eleganza. Basterà lasciarsi guidare dalla curiosità per scoprire nuovi dettagli!
5 novembre, H 17.00-18.30 | gipsoteca
un laboratorio d'arte: realizzare una scultura nell'ottocento
Come si realizzava una scultura in marmo nell'Ottocento? Come era organizzato l'atelier di uno scultore? Attraverso i modelli in gesso degli scultori che hanno vissuto e operato tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, i partecipanti potranno conoscere i processi di lavorazione per la realizzazione di una scultura in marmo: dal bozzetto preparatorio, prima idea che l'artista mostrava al committente, al modello in gesso, fino alla realizzazione dell'opera finale.
12 Novembre, H 17.00-18.30 | sala del colosso/fiorentine
il primo rinascimento a firenze
Madonne con Bambino e santi e altri temi religiosi non sono gli unici affrontati dalla pittura a Firenze nel primo Rinascimento. Il Quattrocento, secolo di rinascita per la città, che visse in quel periodo ricchezza, stabilità, prestigio economico e culturale grazie soprattutto alla famiglia Medici, toccava anche temi profani. La visita mostrerà al pubblico la storia della pittura e della società fiorentina in quel secolo attraverso opere di carattere religioso, provenienti da chiese e conventi soppressi nel Settecento e Ottocento, ma anche filosofici e profani, come nella Tebaide di Paolo Uccello e nel Cassone Adimari dello Scheggia.
19 novembre, H 17.00-18.30 | gipsoteca
un laboratorio d'arte: realizzare una scultura nell'ottocento - versione kids (6-12 anni)
Come si realizzava una scultura in marmo nell'Ottocento? Come era organizzato l'atelier di uno scultore? Attraverso i modelli in gesso di scultori che hanno vissuto e operato tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento, i partecipanti potranno conoscere i processi di lavorazione per la realizzazione di una scultura in marmo: dal bozzetto preparatorio, prima idea che l'artista mostrava al committente, al modello in gesso, fino alla realizzazione dell'opera finale. La visita, rivolta a bambini dai 6 ai 12 anni, si concentrerà principalmente sull'illustrazione delle tecniche e degli strumenti utilizzati dallo scultore, con un approccio coinvolgente, che mira a favorire la partecipazione attiva dei giovani partecipanti.
3 dicembre, H 17.00-18.30 | galleria dei prigioni e transetti
la pittura della controriforma: le grandi pale d'altare del cinquecento e seicento
Le imponenti pale d'altare con figure di Santi, Annunciazioni, episodi evangelici espresse attraverso una pittura semplice, essenziale, caratterizzano gli anni della Controriforma (1545-1648), una vera e propria rivoluzione culturale che la Chiesa mise in atto come reazione alla Riforma Protestante e che toccò anche le arti, dando nuovi codici di riferimento per gli artisti. Quelli della Controriforma sono anche gli anni in cui l’arte di Michelangelo ha oramai aperto nuove prospettive e i quadri dei transetti guardano ai suoi insegnamenti, pur nel rigore del nuovo linguaggio.


Visite Tattili
23 ottobre e 27 novembre, H 16-17.30
atlante, ESPLORARE
LA FORMA IMMERSA NEL MARMO
Atlante, esplorare la forma immersa nel marmo è un percorso tattile rivolto a persone cieche e ipovedenti, previsto per giovedì 23 ottobre e giovedì 27 novembre dalle 16.00 alle 17.30. Un percorso per approfondire la ricerca artistica di Michelangelo attraverso l’esplorazione tattile dell'Atlante, una delle quattro sculture "non finite" dei prigioni, che avrebbero dovuto decorare il monumento funebre di Papa Giulio II della Rovere per la basilica di San Pietro in Vaticano, simboleggiando i vizi sconfitti dalle virtù. Attraverso l’esperienza tattile - la visita prevede, infatti, di poter toccare l'Atlante con l’uso di guanti - i partecipanti potranno riconoscere i diversi segni lasciati dagli strumenti utilizzati e, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica, scoprire la poetica dello scultore che fece del “non finito” la propria cifra filosofica e artistica
6 Novembre e 11 dicembre, H 16-17.30
Prigione che si desta, ESPLORARE LA FORMA IMMERSA NEL MARMO
Prigione che si desta, esplorare la forma immersa nel marmo è un percorso tattile rivolto a persone cieche e ipovedenti, previsto per giovedì 6 novembre e giovedì 11 dicembre dalle 16.00 alle 17.30. Un percorso per approfondire la ricerca artistica di Michelangelo attraverso l’esplorazione tattile del Prigione che si desta, una delle quattro sculture "non finite" dei prigioni, che avrebbero dovuto decorare il monumento funebre di Papa Giulio II della Rovere per la basilica di San Pietro in Vaticano, simboleggiando i vizi sconfitti dalle virtù. Attraverso l’esperienza tattile - la visita prevede, infatti, di poter toccare il Prigione con l’uso di guanti - i partecipanti potranno riconoscere i diversi segni lasciati dagli strumenti utilizzati e, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica, scoprire la poetica dello scultore che fece del “non finito” la propria cifra filosofica e artistica.
3 dicembre, H 15-16.30
san matteo, ESPLORARE
LA FORMA IMMERSA NEL MARMO
San Matteo, esplorare la forma immersa nel marmo è un percorso tattile rivolto a persone cieche e ipovedenti, previsto per mercoledì 3 dicembre dalle 15.00 alle 16.30. Un percorso per approfondire la ricerca artistica di Michelangelo attraverso l’esplorazione tattile del San Matteo, scultura destinata a decorare il Duomo di Firenze e appena abbozzata dall’artista. Attraverso l’esperienza tattile - la visita prevede, infatti, di poter toccare il San Matteo con l’uso di guanti - i partecipanti potranno riconoscere i diversi segni lasciati dagli strumenti utilizzati e, analizzando le potenzialità espressive della materia e della tecnica, scoprire la poetica dello scultore che fece del “non finito” la propria cifra filosofica e artistica.
