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Dal 3 al 27 luglio 2021, presso il giardino del Castello dell'Acciaiolo di Scandicci, a pochi chilometri da Firenze.

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Nutida propone un festival di danza ispirato alla relazione con il luogo e i suoi abitanti, sostenendo nuove generazioni di danzatori. Nutida sostiene il processo di crescita di nuovi ballerini e coreografi, promuovendo modalità di fruizione degli spettacoli inconsuete e destrutturate, favorendo l’accessibilità e la partecipazione di nuovi pubblici.

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Direzione artistica Cristina Bozzolini

Direzione generale Saverio Cona

Produzione Serena Roberti e Irene Straccali

Allestimenti Michele Forni

Foto Andrea Araya

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NUTIDA è una produzione di Stazione Utopia in collaborazione con OpenCity 2021 e il Comune di Scandicci nell'ambito di Pomario Open City 2021.

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Info su date e orari

nutidanuovidanzatori@gmail.com

Facebook: Pomario Open City

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3 luglio h.19.00

NBDT | Nuovo Balletto Di Toscana

Coreografia Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini

Co-produzione Ponte di Archimede Produzioni

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Muovendosi all’interno dello spettacolo a 360 gradi si percorrerà un viaggio caleidoscopico con la possibilità di affacciarsi su storie diverse che popolano lo stesso luogo in maniera dissimile, come tante finestre di un’unica stanza che puntano verso orizzonti lontani. In un ambiente così vasto e colmo di punti di attrazione lo spettatore viene catturato dai movimenti dei danzatori che raccontano dinamicamente la loro storia, e la loro parte di verità esistenziale unica e imprescindibile.

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FASE T_E

4 luglio h. 19.30

Roberto Doveri e Francesca Capurso

Coreografia Roberto Doveri

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‘’Questa creazione nasce nel momento in cui mi sono trovato obbligatoriamente a restare immobile. Analizzando me stesso, sono riuscito a creare la mia personale “Fase T_E”.  La composizione coreografica fotografa questo momento preciso della mia vita: una strada illuminata, chiara, bloccata da un cumulo che aumenta e rende lo spazio sempre più ristretto. ‘’

​Avere la forza di smantellare il cumulo, raggiungere una migliore consapevolezza, arrivare alla propria “Fase T_E”.

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Paradiso

8 luglio h. 19.00

Compagnia KAOS Balletto Firenze

Coreografia Roberto Sartori

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La Compagnia KAOS ha scelto di dare una libera interpretazione dell’opera di Dante. Roberto Sartori si lascia ispirare dal Paradiso dantesco sfruttandone  e ricomponendone le oniriche visioni che il grande Maestro regala attraverso la sua immensa opera.

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crudela

9 luglio h. 19.00

Valentina Prencipe

Coreografia Francesca Capurso

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Crudela rappresenta la crudeltà che, talvolta, può trasformarsi in sensualità, ricercando qualcosa di oscuro dentro sé stessi. Ogni essere umano ha mille sfaccettature, mille colori da mostrare e dimostrare. Il non arrendersi è un punto fondamentale, ci fa essere forti. Uscire da tutti gli schemi, ricercarsi, e poi tornare alla parte più intima di quello che siamo, può essere difficile. La crudeltà può farci chiudere in noi stessi, ci rende egoisti ed egocentrici e può dar vita a qualcosa di stravagante come un gesto supremo, ma delle volte divertente, ironico, per finire da dove abbiamo iniziato.

Limited

9 luglio h. 19.00, 19.30, 20.00, 20.30, 21.00

Di e con Alice Catapano

Co-produzione Ponte di Archimede Produzioni

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Ci appare una figura indefinita, indecifrabile. Dal buio compare un soggetto disorientato, dopo qualche attimo cambia completamente personalità, diventa felice, poi di nuovo triste, ansioso, arrabbiato, come affetto da un disturbo dissociativo dell’identità. Alla fine riesce ad esprimere ciò che è realmente, si libera dalle influenze esterne. Soffriva davvero di un disturbo dissociativo dell’identità, oppure era il dono di riuscire a vivere a pieno ogni momento della vita?

04:00 AM

9 luglio h. 19.30

Beatrice Ranieri

Coreografia Beatrice Ciattini e Niccolò Poggini

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Bellezza, sensualità, forza e vigore. Fragilità, devastazione, solitudine, ardore, energia, follia, seduzione. Determinazione e disperazione. Vergogna. Pudore. Quali sono le maschere? Qual è la verità? Quali debolezze sono nascoste?

Tutto questo si legge nello sguardo di una donna sola in qualche stazione alle 04:00 del mattino.

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Meraki

9 luglio h. 19.45

YOY Perfoming Arts

Coreografia Emma Zani e Luca Parolin

Musica Timoteo Carbone

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Musica e coreografia sono nate in sala prove sovrapponendo melodie, strumenti e movimenti. Così come la costruzione coreografica tende ad un linguaggio chiaro e limpido cercando di dare al gesto un’ampiezza ed una fluidità crescente, i suoni e gli strumenti, si uniscono per dare vita ad una melodia che riempie lo spazio. I danzatori non si toccano, si sfiorano. Non c’è prevalenza di forza maschile o eleganza femminile ma solo ricerca di equilibrio, e consapevolezza che la ricostruzione passa attraverso un percorso comune.

BIANCHISENTIERi#2

10 luglio h. 19.00 e ore 21.00

Compagnia Giardino Chiuso

Con Camilla Diana

Coreografia Patrizia de Bari

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Bianchisentieri indaga i temi della conservazione e della trasmissione della conoscenza. La trasposizione in un’immagine surreale darà vita a un “animale” raro che trascina un abito fatto con pagine di libri ormai dismessi, simbolo della memoria del passato e depositari del sapere. La performance è molto evocativa e crea suggestioni visive incastonandosi negli ambienti naturali e nelle architetture con versioni coreografiche e sonore diverse, pensate come site specific.

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ANOTHER STORY

10 luglio h. 20.00 

FND Aterballetto

Coreografia Diego Tortelli

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Another Story racconta la nuova storia del gesto più temuto e allo stesso tempo

desiderato del 2020: l’abbraccio. Un gesto così semplice come un abbraccio si è trasformato nel desiderio più nascosto e nello stesso tempo in un atto quasi “terroristico”, non perdendo il suo significato profondo di condivisione carnale. Another Story diventa un abbraccio solitario, condiviso, violento, dolente, faticoso ed anche desiderato, nascosto, intimo. Quello che il coreografo Diego Tortelli intende fare è scrivergli un’altra storia da sentire e osservare mutuamente tra performer e spettatore.

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MOTO DI RIVOLUZIONE (TERRESTRE)

11 luglio h. 5.00

Di e con Luisa Cortesi, insieme a Dimitri Espinoza Grechi e Timoteo Carbone

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La visione genera un suono o la musica evoca un’immagine?                                               Sulla relazione tra danza e musica e tra movimento e suono Luisa Cortesi si muove verso la costruzione di questo progetto. Si tratta di un invito alla musica: sono invitati i musicisti Dimitri Grechi Espinoza e Timoteo Carbone ma anche poeti, scrittori e filosofi a rendere suono, melodia e parola un pezzo coreografico. Una visione sonora dentro a un meccanismo di dialogo tra composizione coreografica e musicale. 

Manufactum

12 e 13 luglio h. 19.00

NBDT e Mondo Estremo

Coreografia Roberto Doveri

Musica Matilde Benvenuti

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Manufactum nasce da riflessioni, colloqui, incontri, con i rappresentanti di ITS MITA, il CNA di Scandicci e il NBDT, con l’intento di valorizzare la relazione fra linguaggi artistici e dell’artigianato. Radice comune tra i tre ambiti è il riferimento alle téchne, a quell’insieme di pratiche che consentono, attraverso processi di apprendimento, di abilità, di giungere alla concreta realizzazione di un prodotto, partendo dalla sua rappresentazione formale, attivando quella sinergia mente-mano-desiderio-ragione, che ha fatto grande il mondo occidentale e forse può oggi restituirgli saggezza. 

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mutamenti

14 luglio h. 19.00

Company Blu

Di e con Isabella Giustina

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Questo spettacolo vuole indagare il mutamento nelle sue diverse, molteplici sfaccettature.

Continuamente, istante per istante, qualcosa dentro o fuori di noi si modifica, a partire dalle cellule del nostro corpo che si dividono e si riproducono, fino ad arrivare ai pianeti, agli asteroidi e alle comete che perennemente ruotano attorno al Sole.

Cambiamenti piccoli, grandi, volontari, involontari; cambiamenti che accettiamo e cambiamenti da cui vogliamo sfuggire, rimanendo ostinati sulle nostre idee e convinzioni.

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Danza, Vita, Follia

16 luglio h. 19.00

Cristina Bozzolini e Luca Scarlini

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Luca Scarlini, scrittore e drammaturgo, insieme a Cristina Bozzolini, figura di spicco nella storia della danza italiana, ci raccontano la vita e la danza di Lucia Joyce e il percorso di lavoro e di successo della stessa Cristina Bozzolini. Un incontro colloquiale in cui creano dei parallelismi e dei confronti tra le due danzatrici: 

La danza dell'abisso, un ritratto di Lucia Joyce. 

Lucia Joyce (1907-1982), figlia di James, fu danzatrice a Parigi negli anni '20, in breve perse il contatto con la realtà, dopo avere sviluppato un furibondo e impossibile amore per Samuel Beckett. Danzò in alcuni spettacoli importanti della Parigi anni '20, a lei si ispirò suo padre per la lingua terremotata di Finnegans Wake. Nella seconda parte della serata esplorano il percorso di vita, di lavoro e di successo della stessa Cristina Bozzolini.

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Unknown Woman

21 luglio h. 19.00

Spellbound Contemporary Ballet

Coreografia Mauro Astolfi

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Unkown Woman è un racconto serio ed immaginario allo stesso tempo, è un raccoglitore di memorie e di pensieri di quello che è accaduto fra due artisti importanti in 20 anni di collaborazione e di condivisione. I due artisti, un uomo e una donna, abituati in questi 20 anni a raccontarsi alcune cose segrete attraverso dei movimenti, hanno dovuto leggersi e rileggersi per capirsi. Forse si sono capiti solo in una sala prove e sul palcoscenico di un teatro, ma come si fa a capire un’artista? È possibile inseguirsi solo con gli occhi e con il cuore, ogni altro modo confonde. 

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FEM FATALE

23 luglio h. 19.00

Di Leonardo Sinopoli

Con Leonardo Sinopoli e Marianna Miglio

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“Fem Fatale” propone un parallelismo che parte dal tarantismo, una sindrome culturalmente condizionata studiata dall’antropologo Ernesto De Martino negli anni ’50. Nella tradizione popolare si assume che questa patologia sia causata dal morso di un ragno - la tarantola - di cui generalmente sono vittime le donne. I danzatori portano in scena un’altra visione di quello che era il percorso curativo decostruendo il mito della classica “Femme Fatale”. In questo caso la “Fem fatale” rappresenta quelle che sono le categorie minoritarie, emarginate ed oppresse.

WE ALL HAVE DRAWERS

27 luglio h. 19.00

Di e con Angelica Mattiazzi

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We all have Drawers è un discorso sull’inconscio, sul proprio ruolo nella società, sul rapporto con se stessi, in cui l'essere umano appare rappresentato da una cassettiera. Uno sguardo che indaga in una memoria che si scompone in una moltitudine di cassetti, rievocandone esperienze. Ogni individuo ha conoscenza incompleta di sé. Talvolta, è necessario uno sforzo per ricomporre parti di noi e provare a dare una percezione più completa di se stessi. Sappiamo però di dover affrontare il nostro inconscio, ciò che non pensavamo di trovare.

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